Sulla tua Parola voglio gettare le reti

Oggi voglio scrivere qualcosa di molto doloroso per me e quello che sto per fare lo faccio più per me che per voi. Quello di cui parlerò appartiene alla mia storia personale e alcune di queste cose non le ho mai dette neppure ai miei genitori ma sento che finchè non capisco profondamente che la mia storia la posso trasformare in benedizione allora mi porterò sempre dietro dei pezzetti che saranno piaghe sanguinanti per la mia anima. Insieme a voi oggi voglio condividere le riflessioni che Dio mi ha permesso di fare durante questa settimana e insieme a voi voglio fare il sacrificio di liberarmi DEFINITIVAMENTE del dolore che mi lega a questi ricordi.

Sabato scorso all’incontro del seminario di vita nuova che sto facendo, abbiamo parlato della fede, di cosa voglia dire avere davvero fiducia in Dio e quindi come sia possibile vivere una vita completamente diversa da quella che il mondo ci propone. E’ stato molto bello l’esempio che Vittoria ci ha proposto per capire il concetto. Ci ha parlato della storia di un funambolo che si spinge altre i suoi limiti e chiede alle persone che lo guardano da giù di sostenerlo, credendo in lui, se loro credono lui è motivato a fare le sue imprese. Così ogni volta che decide di camminare sulla corda ad altezze sempre più spaventose lo fa con difficoltà di volta in volta maggiori…. Ogni volta che avvisa i suoi fans delle imprese appena descritte, vede che pian piano ha sempre meno seguaci che credono in lui. Man mano che la prova aumenta è chiaro che le persone reputano troppo difficile quello che lui propone e allora lasciano stare, decidono di non seguirlo perchè non credono che lui possa farcela. Così arriviamo all’ultima impresa in cui rimane un solo fan. Il funambolo dice: “Ci credi che attraverserò la corda spingendo un carretto?” e il fan risponde:” Accidenti, se ce la fai sei davvero un mito! Si dai, voglio fidarmi di te, credo che ce la farai. Ti guarderò dal basso, e sarò lì a supportarti”,  ma il funambolo dice:” Grazie per la fiducia ma se ti fidi davvero e vuoi dimostramelo, sali su quel carretto!”.

E arrivati alla fine del racconto mi è venuta la pelle d’oca! Questa storia descrive la fede, quello che Dio ci chiede è proprio di salire sul carretto. Ok, diciamo di credere in Lui, di amarlo, preghiamo e cerchiamo di fare la sua volontà ma abbiamo il coraggio di salire sul carretto e fidarci anche quando ci succedono cose di cui non capiamo il motivo o quando Dio ci chiede di fare qualcosa che proprio non abbiamo voglia di fare e che per noi non ha senso, come per esempio rifiutare un lavoro più remunerativo per uno che sembrerebbe più umile???  (per la cronaca questo mi è appena successo!).

Così nell’interiorizzare questo concetto, il giorno dopo a messa, (una messa speciale e leggendo capirete perchè) il vangelo parlava alla mia vita. Perchè proprio dopo che il giorno prima avevo avuto modo di ascoltare quei concetti, ascolto il passo di Luca 5,1-11 che dice:

1 Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, 2vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. 3Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
4Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». 5Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». 6Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. 7Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. 8Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». 9Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; 10così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». 11E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.”

Mi ha colpito tantissimo la frase: “Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti”. Si, Gesù voleva ribadire quel concetto con me: “Mari fidati, sali sul carretto, getta le reti sulla mia Parola”. Il Signore non può spiegarci tutto ma gli piace farci scoprire il senso delle cose, gli piace stupirci, farci assaporare la verità delle cose facendoci arrivare con i nostri e i suoi tempi. Ma questi tempi sono possibili se ci fidiamo di Lui, altrimenti non basterà una vita intera. Quante volte soffriamo, siamo delusi, ci ammaliamo, siamo tristi o proviamo vergogna per le nostre scelte o non abbiamo più fiducia in niente? Bene, in tutte queste situazioni Gesù dice: “Figlio mio, Lascia perdere quello che pensi tu, metti nelle mie mani i tuoi pensieri e getta le reti sulla mia Parola”. Anche quando abbiamo pescato tutta la notte, quando abbiamo faticato da matti, abbiamo dato il meglio di noi e crediamo di non poter fare niente di più, è proprio in quel momento che Gesù ci dice: ” Figlio mio, torniamo al largo! Rigetta le reti! Rimettiti in gioco, continua a sperare nell’amore, smetti di pensare che non troverai la persona giusta, che non possa esistere un buon amico, che non possa ricucirsi il rapporto con i tuoi genitori, i tuoi fratelli, ricomincia a sognare di poter tornare a correre, ad usare le tue mani, a vedere, smettila di credere che al mondo ci sia solo male e che tutti prima o poi ci deludono. Eh si, Gesù ci fa queste richieste assurde proprio quando abbiamo appena vissuto qualcosa che oggettivamente ci dimostra che abbiamo ragione nel pensare che non si possa risalire a galla o non si possa credere diversamente. Eppure a Dio appartiene la nostra intelligenza, che ci permette di fare ragionamenti logici sulla base di quello che accade e poter quindi valutare la realtà ed esserne padroni… ma Dio è più grande dei nostri pensieri, Lui può stravolgere completamente anche realtà oggettive! infatti ci dice: “Sei sempre stato deluso, lo vedo, da quando sei nato, fin dal grembo materno, i tuoi genitori erano tristi quando hanno saputo che tu esistevi, fin da subito questo mondo ti ha fatto sentire indegno, non amato, insignificante, ti hanno detto che se tu non esistessi loro starebbero meglio, avrebbero avuto meno problemi, meno soldi da spendere, meno amore da dover dividere! E poi non hai trovato un buon amico che ti abbia accettato per quello che sei, neppure una persona che in mezzo a tante abbia avuto il desiderio di amarti per sempre, senza più guardarsi intorno. Hai tutti i motivi per pensare che questa vita faccia schifo, che devi solo andare avanti cercando di non pensare a tutta questa merda e più o meno così la vita sembra trascorrere in qualche modo, anche se ciclicamente sei invaso da un desiderio così forte di sentirti amato e speciale. Lo so bene che è normale vivere così e ne hai tutte le ragioni, ma quello che cerco di dirti dal giorno della tua nascita è che in mezzo a tutta questa indifferenza, a questo male nei tuoi riguardi, Io che sono il tuo creatore sono morto per te proprio perchè in mezzo a questo dolore tu potessi avere una ragione di vita, tu potessi capire che non è ai tuoi genitori che appartieni, non è alla ragazza o al ragazzo che ti hanno deluso facendoti sentire insignificante che appartieni, non è in loro che devi sentire la tua appartenenza o il senso della tua esistenza ma in ME… In me, che mentre venivo frustato ti pensavo, che già ti amavo e accettavo quel dolore con gioia perchè questo poteva servire a darti una ragione di vita e di felicità tutte le volte che già sapevo avresti sofferto! Ero lì che venivo incoronato indegnamente con una corona di spine ma sapevo che un giorno i miei figli avrebbero proclamato la mia vera regalità al mondo. Sapevo che quelle umiliazioni sarebbero servite a poterti dire “Figlio mio, anche io sono stato umiliato come te, abbandonato, picchiato, deriso, calunniato, so cosa si prova e per questo mi sono fatto inchiodare alla croce, perchè tutte quelle umiliazioni e tutto il peccato che chiunque di voi avesse compiuto venisse crocifisso, venisse vinto! Non importa se la tua storia è pesante, pensa che io l’ho vissuta tutta sulla mia pelle prima che tu nascessi, e l’ho vinta per te sulla croce. Getta allora sulla mia Parola la tua rete, il tuo bagaglio di delusioni e io ti farò risorgere con me, facendoti diventare una persona nuova che gode dell’amore di chi l’ha creata davvero!”.

Che gioia! Ringrazio Dio perchè mi ha dato la grazia di capire queste cose e mi ha preparato ad affrontare una parte della mia vita che rappresenta molto dolore. Un paio di settimane fa ero a cena con un amico speciale e chiacchierando è venuto fuori l’argomento della facilità con cui oggi si vivono i rapporti e come sia spiacevole che molte ragazze siano costrette ad usare “contraccettivi di riparazione” come la pillola del giorno dopo che ti lascerà a vita il dubbio di aver abortito. Quando il mio amico ha toccato questo tasto mi sono sentita pugnalata… Ovviamente lui non c’entra niente, non sa che una di queste ragazze sono proprio io…. eh già, proprio io che sono nata con un desiderio fortissimo di famiglia, di diventare madre, di dare la vita. Mi è capitato purtroppo più volte di usare quella maledetta pillola, a volte perchè ero troppo piccola all’idea di diventar madre, non poteva assolutamente succedere in quel momento e la cosa mi terrorizzava, altre perchè la persona con cui stavo mi avrebbe abbandonata se avessi provato a vedere se ero incinta o meno… Questa era la mia vita disordinata, la vita di una ragazza che ama un ragazzo e che vorrebbe che fosse la persona della sua vita, il per sempre, ci credevo davvero ma non ero attenta ad assicurarmi che anche dall’altra parte ci fosse la stessa visione. Questo mi ha portato a credere in cose che in realtà non esistevano, vivevo in una realtà nella mia testa. Avevo bisogno d’amore, come ne ho continuamente adesso, ma non avevo ancora provato l’amore di Gesù , non avevo ancora conosciuto l’amore vero perciò reputavo amore vero delle fotocopie uscite male, dei disordini che solo a tratti mi davano la sensazione di avere accanto una persona innamorata di me. E oggi capisco che non conoscevo il mio valore, credevo che quello fosse ciò che potevo permettermi, nonostante le mie fatiche nel dimostrare all’altra persona che ero pazzamente innamorata.. Davo il meglio di me e quello era il risultato…

Dopo la mia conversione a Medjugorje ho confessato questo peccato ma di recente ho scoperto che l’aborto va confessato solo ai vescovi  e ai frati. Ma in occasione dell’anno della Misericordia il Papa ha dato questa possibilità a tutti i sacerdoti. Allora domenica scorsa sono entrata attraverso una Porta Santa  e mi sono sbarazzata di questo peso veramente enorme. Amici miei, non so se la scrittura possa essere capace questa volta di rendere in che misura questa cosa mi ha appesantito il cuore fino a quel momento. Questo peccato era un legame che ancora oggi ogni tanto mi faceva sentire indegna dell’amore di Dio.. infatti proprio dopo aver toccato questo argomento con il mio amico, mi è capitato di pensare:” Mari tu non avrai mai una famiglia santa dopo quello che hai combinato.. hai superato il limite”..  La prima volta che ho fatto questo pensiero dopo tanto tempo in cui non pensavo a questa cosa ho sentito una grande tristezza ma ho subito capito che non era Dio che mi stava parlando ma satana. Ho capito che satana mi stava di nuovo attaccando ma Dio non mi lascia sola… infatti mi ha messo nel cuore il desiderio di confessarmi, azione che in un attimo fa scomparire il demonio intorno a noi! Il sacerdote mi ha detto di non piangere perchè il mio peccato si perde nell’oceano di misericordia di Dio, mi ha amorevolmente ricordato che oggi con quella confessione e in virtù dell’indulgenza che la chiesa mi donava io rinascevo! Si, quel frate mi ha detto: “Oggi è il giorno del tuo battesimo, inizia tutto daccapo, gioisci!”.

Come se non bastasse la seconda lettura della messa del mio battesimo, la mia prima messa perchè credo davvero di essere RInata, era tratta dalla prima lettera di San Paolo ai Corinzi (15,1-11). I versi 9-11 mi hanno trasformato!!!

Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. 10Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. 11Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.

Giuro che vorrei urlare questi versi in eterno!!! Mi sento come Paolo, cosa c’è di peggiore che uccidere con violenza, come oggi vediamo fare contro i cristiani?! Ecco, non vorrei dirlo ma Paolo possiamo paragonarlo ad un seguace dell’Isis! Paolo era al servizio di Satana, perchè chi uccide serve il demonio visto che non si possono servire contemporaneamente due padroni, o siamo servi di Dio o di satana. Perciò io mi sentivo come Paolo, non ero degna di essere chiamata figlia di Dio… ma poi arriva il versetto 10 e non so voi, ma io leggo in quel PERò una potenza che mi devasta… si, perchè, il discorso va avanti dopo il verso 9 : PERò per grazia di Dio io, Maria Antonietta OGGI, sono quella che sono, e la sua grazia in me non è stata vana… Anzi, ho faticato più di tutti gli altri che certi peccati gravi non li hanno mai commessi grazie a Dio… non io, però, ho faticato, ma la grazia di Dio che è con me! Dunque, sia io che chi non ha commesso gravi peccati, possiamo predicare e testimoniare che Gesù è il Cristo, morto per noi, per salvarci, per farci accorgere che è a Lui che apparteniamo ed è a Lui che dobbiamo tornare! ALLELUIA!

Coraggio, fratello e sorella, fidati di Dio, getta le tue reti sulla sua Parola di vita eterna e di nuovo inizio… non esiste peccato che non si perda nel mare di misericordia di Dio! Continua a sperare, anche per te è pronta una famiglia santa, anche per te che hai abortito, anche per te che hai amato disordinatamente, anche per te che hai ucciso, che hai rubato, maledetto, mentito, fornicato… Lasciate che Dio vi renda creature nuove! Rinascete di nuovo nel suo nome, rifiutando con tutto il vostro intelletto sanata e le sue opere… al resto ci penserà Lui,  con questo atteggiamento Dio potrà esprimere la sua potenza nella vostra vita, quella potenza che è capace di far risorgere i morti! E risorgeremo, oh si, se risorgeremo… in qualche misura già a partire dalla terra!

Grazie Dio per avermi riportato in vita… Non ho più paura che la mia storia possa precludermi l’incontro con un ragazzo santo, semplicemente perchè questa storia non esiste più!!!

 

PS! Amici ci tengo a sottolineare che quasi sicuramente tutte le volte in cui ho preso quella pillola non era mai avvenuta in me la fecondazione, perchè grazie a Dio, tutte le volte in cui l’ho presa, se ricordo bene, non ero in periodi di fertilità. Ma la paura che potessi rimanere incinta era così forte per me e il mio ragazzo che per sicurezza l’ho presa. Quindi quando vi parlo di aborto è perchè oggi so che questa pillola in realtà ha potere abortivo se avviene la fecondazione e perchè obiettivamente anche se non ero fertile non posso sapere con certezza dentro di me se ho avuto dei cicli alterati di fertilità. Quindi nel dubbio ho comunque sentito di confessare quel peccato. In più ci tengo a sottolineare un altro aspetto che è l’inconsapevolezza con cui ho preso tutte le volte quella pillola. Quando invece ho capito e mi sono informata su quello di cui era capace quel farmaco mi sono rifiutata di riprenderla! Infatti ricordo di aver comunicato al mio ex ragazzo che io da quel giorno in poi non avrei mai più preso nulla ed è arrivato il giorno in cui c’è stata la possibilità di doverla riprendere ed io ho detto di no, sono riuscita a rimanere coerente con la scelta fatta, grazie all’aiuto di Dio.

Spero con tutto il mio cuore che il Signore mi abbia protetto nella mia ignoranza e che non sia mai avvenuto un vero aborto dentro di me, cosa di cui sono quasi certa.. Confido nel suo amore e in ogni caso voglio davvero credere a questo mare di Misericordia!!!

 

 

 

 

 

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