FORTI IN CRISTO!

Eccomi qui a scrivere cosa è successo durante il Capodanno Giovani trascorso ad Alassio con il Rinnovamento nello Spirito Santo.

Devo dire che è stata un’esperienza davvero speciale e ho ricevuto diversi spunti di riflessione per continuare il mio cammino di fede illuminata e accompagnata da Dio. La guida Spirituale dei quest’esperienza è stata don Guido Pietrogrande. Il tema di questo ritiro era: “IO NON MI VERGOGNO DEL VANGELO”. Quello che abbiamo ricevuto riguarda proprio il modo in cui siamo chiamati a parlare di Gesù alle persone che incontriamo e tutto questo è scritto nella Bibbia. Il primo passo che ci ha parlato riguarda il verso in

2 Timoteo 1, 6-11

6Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. 7Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. 8Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. 9Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità, 10ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo, 11per il quale io sono stato costituito messaggero, apostolo e maestro.

In realtà don Guido si è focalizzato fino al versetto 7 ma estendendo il passo possiamo capire in che contesto è scritto e vi consiglio di leggerlo proprio tutto, è molto bello.

Ecco queste parole vogliono darci spiegazioni sul perchè spesso ci troviamo in difficoltà nel parlare di Dio. Vorremmo trasmettere all’altro che la nostra vita è cambiata e anche la sua può cambiare, anche lui/lei può essere salvato e vedere la sua vita diventare davvero felice. Allora Dio attraverso San Paolo ci apre un mondo dicendoci: “Guarda che quel blocco che hai non fa parte di te! Perchè io ti ho creato con uno spirito di Forza, Prudenza e Carità, e non uno spirito di timidezza!”.

Questo mi dà consapevolezza che c’è da sconfiggere uno spirito che vuole rendere mute le mie labbra che invece vogliono glorificare il Signore, che vogliono far arrivare la salvezza alle persone intorno a me.  Questa timidezza non viene da Dio e non può guidare la mia vita. Allora forse devo chiedere al Signore di donarmi le caratteristiche che già sono dentro di me, perchè Egli stesso è in me. Le nostre vere caratteristiche sono la forza, la prudenza, la carità.

Sei forte quando parli di Dio e lo annunci ma questo annuncio è sempre accompagnato dalla prudenza di capire quali parole usare e in che momento usarle. Invece spesso vogliamo convincere a tutti i costi le persone di quello che abbiamo scoperto, ma dobbiamo fare come Gesù che dice: “Lo sai che non sei lontano dal regno di Dio?”. La carità deve sempre guidarci, ovvero l’amore verso il fratello che abbiamo di fronte che avrà la sua storia alle spalle che noi non conosciamo e che pertanto va rispettata senza mai dimenticare che magari noi siamo stati come lui e sappiamo in che modi meravigliosi Dio ha operato nella nostra vita. Carità verso il fratello o la sorella che ancora non vede, ancora non capisce ma tutto questo avviene con Gesù accanto che in qualsiasi momento può manifestare la sua grazia, come ha fatto con noi. E’ molto importante la memoria di quello che Dio ha operato in noi. Il capodanno è stato un’occasione per ritornare proprio a tutti quei momenti in cui oggi posso dire che Lui c’era, ed è questo quello che abbiamo annunciato durante le evangelizzazioni.

Ebrei 2, 14-15

14Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, 15e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.

Dobbiamo vivere con la consapevolezza che abbiamo in comune con Gesù la carne e il sangue e questo sconfigge il male, toglie il potere a Satana di farci morire e di allontanarci da Dio. Ma troppo spesso ci dimentichiamo di questo splendore o ancora non ne abbiamo conoscenza e siamo come Gulliver, ci diceva don Guido.  Ricordate quella scena di Gulliver che viene imprigionato da tanti omini mooolto più piccoli di lui ma che messi insieme riescono a tenerlo fermo?! Ecco, questa è proprio l’immagine giusta di come vanno le cose nella nostra vita. Ci facciamo paralizzare da mille paure che in realtà sono paurette perchè noi siamo più forti ma non lo vediamo… siamo Gulliver ed è importante capirlo. Le fissazioni che abbiamo non hanno motivo di esistere perchè noi abbiamo il sangue in comune con Cristo che ha sconfitto ogni cosa con la sua croce! Vivi con questa consapevolezza! Perchè continui a ripensare al tuo errore se Dio ti ama ancora e ha voluto riscattarti? Perchè lasci che quel piccolo omino tenga fermo il gigante che sei?

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Oggi purtroppo incontriamo degli ostacoli nella nostra testimonianza di cristiani e abbiamo visto con don Guido quali sono. Esistono purtroppo tante testimonianze di vere e proprie persecuzioni che tante persone hanno subìto nel mondo e che fanno di loro dei martiri. E prima di pensare agli uccisi dall’Isis, abbiamo parlato della persecuzione gentile. Ci riferiamo alla storia di migliaia di persone licenziate per aver indossato un piccolo crocifisso al collo, simbolo del loro credo, o di quelli che sono costretti a lavorare nella completa indifferenza per via del proprio credo che li porta a sentirsi insignificanti. Questa è la persecuzione gentile: far sentire la persona cristiana una nullità, una persona stupida che non ha capacità di raziocinio senza dirle chiaramente quello che si pensa di lei. Per farci un’idea basta leggere alcune discussioni sui social network! Anche in queste situazioni Gesù ci indica come evangelizzare e come vivere la nostra vita.

1 Pietro 3, 13-17

13E chi potrà farvi del male, se sarete ferventi nel bene? 14Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non sgomentatevi per paura di loro e non turbatevi, 15ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. 16Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché, nel momento stesso in cui si parla male di voi, rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo. 17Se questa infatti è la volontà di Dio, è meglio soffrire operando il bene che facendo il male, 18perché anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito.

Continua ad essere fervente nel bene, non scendere a compromessi col mondo, non turbarti ma adora il Signore nel tuo cuore, lì potrai farlo sempre! A chi ti chiede il motivo della speranza che è in te, continua a dare testimonianza di quello che hai vissuto nella tua vita nuova in Cristo. Che questa testimonianza però sia sempre dolce, rispettosa verso il cuore e la storia della persona che hai di fronte e che sia fatta con retta coscienza, ovvero attraverso quello che hai sperimentato in concreto con Gesù altrimenti sei un bugiardo.

 

La notte prima di capodanno ho fatto memoria dell’anno appena trascorso e con mia grande meraviglia per ogni mese dell’anno mi sono ricordata di qualcosa vissuta con Gesù! Wow, per me questa è davvero una vita nuova, fatta di momenti davvero speciali e preziosi! Dopo aver fatto memoria, il giorno seguente,  don Mario, un sacerdote davvero dolce e profondamente buono, ci diceva che Dio, con i suoi tempi, realizza sempre i nostri sogni e che in quei giorni stava proprio realizzando un suo desiderio che aveva nel cuore da sempre: vedere Alassio infuocata da giovani! Se hai dei sogni continua a sperarli! Prendiamo esempio da Gesù, che si battezza e si fa vedere al mondo per quello che è, il figlio di Dio… ecco, anche noi, diceva don Mario,  dobbiamo scoprire chi siamo! Dio vuole farci fare una vita mille volte migliore di quella che abbiamo adesso! Lo Spirito Santo fa enormi sorprese e vuole davvero arrivare ovunque nel mondo.. guardate quello che ha combinato a Paolo! Tutto questo è possibile se rimaniamo vicini ai fratelli che seguono anche Cristo, se ci facciamo guidare dalla Chiesa, se ci lasciamo accompagnare dalle comunità che Dio ci mette affianco.

Come si fa a rimanere saldi nella fede e a crescere soprattutto una volta che questi eventi finiscono e mi ritrovo catapultato nella mia vita?

Ci sono 4 passi fondamentali per questo cammino:

  1. Avere una guida spirituale che come un padre ci fa camminare
  2. Coltivare la preghiera personale e giornaliera perchè dobbiamo conoscere Gesù frequentandolo
  3. Formazione, perchè Dio dice” il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza” (Osea 4:6)
  4. Vita comunitaria perchè Dio agisce anche attraverso i fratelli, che hanno più esperienza di te o che hanno vissuto esperienze che parlano alla tua vita avvicinandola a Dio.

Infine in questa magnifica esperienza abbiamo continuato ad avere parole utili per l’annuncio di Dio! Durante l’ultima messa, l’omelia parlava di un brano riguardante Giovanni il Battista. Padre Matteo ci faceva ragionare che Giovanni, nonostante il suo brutto aspetto riusciva a dirottare le persone a Gesù. Questo a prova del fatto che non siamo noi a salvare ma è Gesù che agisce attraverso lo Spirito come vuole e dove vuole. Infatti Giovanni diceva:”io battezzo con acqua!”. Io agisco con mezzi semplici, imperfetti ma è Dio che opera con potenza! Noi siamo chiamati ad annunciarlo e paradossalmente bisogna saper fare silenzio… bisogna, cioè saper ascoltare, far entrare la sua Parola in noi, capirla, e allora potremo usarla.

E quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Ma, come la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera e non mentisce, così voi rimanete in lui come essa vi ha istruito.
E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo avere fiducia quando egli si manifesterà e non veniamo da lui svergognati alla sua venuta.

Se la Parola di Dio infatti rimane in noi, come l’unzione ricevuta, Lui ci farà capire ogni cosa. Se rimaniamo in Lui, Lui ci riconoscerà e non saremo svergognati al suo ritorno. In questa immagine padre Matteo vedeva Gesù tornare e cercare il suo volto nel nostro, dove si riconoscerà saremo salvi, dove non si vedrà saremo svergognati, non riconosciuti da Lui.

Il salmo di quella messa diceva: ” Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore”.

Gesù è già morto per tutti, quindi tutta l’umanità sa… Egli si è ricordato della fedeltà alla casa di Israele. Noi purtroppo facciamo fatica ad accettare Dio perchè lo giudichiamo per come ce l’abbiamo nella mente. E’ quando scopriamo come è realmente, ovvero buono, fedele, gioioso, amorevole, misericordioso sempre, allora nasce una grande meraviglia in noi… ed è questo quello che desideriamo annunciare!

Perciò permetti a Dio di essere semplicemente Dio, come lui è… La tua vita cambierà e vorrai veder cambiare anche quella delle persone che ami e che incontri!

Buon annuncio 🙂

Alleluia! Gloria  Lui!

 

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